Superfood in cucina e da sempre protagonista della realtà altoatesina, la castagna è quanto mai versatile, oltre a giocare un ruolo importante nella difesa della natura e della biodiversità.
Le castagne dell’Alto Adige trovano diversi impieghi in cucina. Utilizzate come materia prima in molte panetterie e pasticcerie, sono assai apprezzate anche nella preparazione di specialità casarecce, oltre che nella ristorazione. Le castagne più gustose sono quelle fresche di raccolto. Conservate correttamente, mantengono le loro proprietà per circa un mese. Surgelate, si prestano ad essere utilizzate tutto l’anno.
Dopo l’acquisto, conservare le castagne in luogo fresco e asciutto.
Mettere le castagne in ammollo in una ciotola d’acqua.
Inciderle con un coltello praticando un taglio sul lato bombato.
Versare le castagne in una padella.
Cuocere a fiamma moderata per 15-20 minuti avendo cura di rigirarle spesso.
Disporre le castagne in una scodella e coprirle con un panno umido.
La castanicoltura è un’attività di lunga tradizione in Alto Adige. Nella Bassa Atesina, nella Valle Isarco e sul Monzoccolo va nuovamente crescendo l’interesse per la produzione di castagne dell’Alto Adige.
Con poche eccezioni, la castanicoltura è sempre stata in Alto Adige un’attività complementare e mai predominante delle aziende agricole. Il periodo di raccolta varia in base a diversi fattori, come la varietà, l’altitudine e le condizioni climatiche.
Un omaggio alla castagna altoatesina!
In questo libro autori e autrici regionali e le associazioni castanicole della provincia raccontano da nuove prospettive di questo frutto sempre popolare, ci introducono nel mondo della castagna e ne svelano aspetti interessanti e curiosi.